05/05/13

Nesimo sfreggio del destinio: Golia senza pacce al poetto anche dopo streccatto

Dal nostro in viato Bebeto Betoniera
Minca, una sprammaa potente l’altrogiorno quando cercavo un baretto apperto in su Poettu e non lo trovavo manco a cricco tranne le merson che ci vuole un mutuo per uno scioppino e quasi in ciampo nel mostro di Lok Ness purescendo sul bagnia e sciuga. 

C’era una campanello di gente sfacendatta commentandone le potesi più disperate su quella bestia solo strana e quancheduno ne aveva pure chiamato quelli di Vogliager per squartarare il velo di mistero clamoroso che poteva turbare l’estate della Chiagliari che ci piace.

Un sospetto a troce mi ha traversato su ciorbeddu dopo aver annusato il frago e mi sono resocconto ched'era linconfondibile fragranza di chanel de mamarranque di Chiasteddu. Mavvuoi vedere ghe, ho pensato mentre i soliti oreris sparavano cazzate attipo “è una scimmia estragomminitaria annegata fuggendone con gli schiaffisti”, “esti unu crocodillu delle fognie di Niu York”, “a qualche caddozzone ne è scappato il cane degli oddog”, “oh ma dite che si podidi pappai? Schironiamo tutto col mirto?”

Ne ho chiamato subito un amico mio solobravvo all’università (e anche sed'è fuoricorso del 2002 no vuoldire gnente) ed è corso subito per un sopralluovo bistiu cumenti in CSI. A guanti de su strexiu ne ha sollevato la carcassa, l'ha svisata beni beni faccendo subito notare ched'aveva la coda. “Inza è un croccodrillo”, ha detto unu becciu ched’osservava tutto come fanno is beccius davanti dei cantieri.
Li ho ghettato una perda di casotto e con s’amigu siamo riusciti a finire l’autossia prima che ne arrivavano giornalisti cazzeri a mazzi.

Alla fine l'ascoperta che non volevamo e che grida vendetta: Nella zampa diddietro cera un cartellino non scancellato dalle onde e su quel paperi c’era un nome che mai avevamo voluto leggiere: GOLIA, il cucciolo di merdona streccato nella strada e morto nell'indiferenzaiata della gente in via dei Valenzani.
Uno svandalo ne ha violentato la sua tonba e a buttato il corpiccino tra le onde, a sfregio della memmoria di una traggedia che non abbiano dimentincato, un’onta per tutta Chiagliari che gli piacciono gli animali pelosi.

Per questo chiediamo al sindigo Massi, lui che d’è sensibile al pelo. Col legno dei baretti distrutti facciamo un monumento a per enne riccordo del povero Golia gettato in pasto ai muggini. Diammo un esempio di civiltà degli annimali a tuttitaglia, ajò.

4 commenti:

  1. Forze ched'è mellio se non dicco gniente su lo sfreggio ghe poi ne cerco le mamme elle sorelle dei reshponzabbili.
    Dicco che sed'anno fatto cueshto e chiaro ghe la shtreccatura in via dei Valenzani non e una dishgrazzia ma una gosa penzata prima duncue un merdoniccidio. Minca, bashtardeddusu...

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  2. oh, Chevi ti metti?

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    1. Eja Silvixe', siette molte chiedendomene fisso shtorie, ma gia fa.

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  3. Sedero giornalista Ugnone me ne guardavo la coda prima di scrivere sthorie strane attippo croccodrilli, tartarughe ninja senz'edommu, ciuppabbrebei o muggini ad un occhio solo, oooooh!
    Ma laghe si vedevva da Labussola chedera uni guana, ajo,oh zurpusu andate da Salmoiraghi che ci sono gli sconti sullellenti. Lo dico perche chi ne ha avuto la sfigha di arziare in auto di un goppai passionato di animali con uni guana nel cruscotto, l'odore di aliga di umido che ne crava l'animale quando si sgasa non te lo dimentichi mancai di struppianta a corpusu.

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