09/10/12

Commemorazione ai caduti al Marabotto: Massi acclamato dalla folla

E' stata una giornata da non dimenticare, ma questavolta non perchè Santefisio ci vuol bene e non male. Questa volta, quella di domenica, è stata una giornata da non dimenticare perchè Massi è stato invitato dal sindico del Marabotto a fare un discorso alla comemorazione delle cidio compiuto dai nazzisti allindomani dalla disfatta di Caporetto.

E' stata una giornata da non dimenticare perchè Massi ci ha zaccato un discorso solo balordo, di cuelli ghe non si dimenticano facilmente, facendo frecciatine a quella... bah-bàh della Merchel, a Monti e anche a tutti gli altri chi anti pigau a's pattattasa del govverno e dell'europa.

E sia mentre parlava che quando ha finito il discorso, la gente non la finiva di plaudirlo e dirgli "bravvo bravvo" e "sei il sindico di tutti noi".

E già non c'avevano poco ragione: il discorso era talmente una spezia che anche se si stava incartando poco poco, del resto lemozione era molta giustamente, il sindico del Marabotto pare che vuole fare tipo un altra lapide a tipo quella che aveva messo Quasimodo dopo che Esmeralda l'aveva grisato e si era messo a scriverne poesie, creando la bellissima Epigrafe per i caduti al Marabotto.






3 commenti:

  1. Ma marabotto quello del bar di piazza sanbe?
    sindico pure lui?
    'rrroddugòòòò

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  2. Tanto che non ce li zacca i discorsi strategici Massimino, pitticcu puru!

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  3. Si crastula che a Marabotto c'era anche una delegazione di ghei ghe naturalmente issus puru funti abarraus commossuti dalle alate parole, mancu fessiri un'astori, di Massi. Alla fine gli hanno tzerriato: "Massi sei uno di noi!". Po fortuna la frase boffonchiata da Massi tra se' e se' medesimo a sentire questo elogio, qualcosa tipo la chi no seu caghineri deu, e' stata scambiata per un segno di compiacimento in pura lingua chiasteddaia.

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