Con questa lettera prevenutaci alla nostra emeil che ci potete scrivere anche voi ched'è chiasteddu.onlai@gmail.com nauguriamo una nuova Rumbricca dove tutti voi potete scriverci quello ghe penzate su qualziasi cosa che riguarda la Chiagliari che ci piacce, o perchennò, anche shtorie di vita vissuta, ched'è tutta squola e tutta sperienza per noi della redazione e sopratutto per le susse di gente ghe ci leggete.
Senza veli e senza cenzure, le vostre lettere saranno svisate, lette e pubblicate così come sono e noi non ci sumiamo nessuna responsabilità, anche perchè già l'abbiamo visto come l'ha finita Sanlusti.
Non importa se siete professionisti, studenti o avete un caddozzone o organizzate peritivi: quello che conta sono le vostre sperienze e i vostri penzieri.
E propio per questo format, la rumbrica si chiamerà Chiasteddu Lettere Aperte.
Chiari amichi di Chiasteddu onlai, ve ne ghiedo spitalitá perché ve ne voglio presentare troppo questo nuovo rotochialco onlai troppu togu che si ghiama Chiagliari Egoballist.
Prima di scriverne questo ditoriale infinito, ne ho penzato che non sapevo cosa dirne di preciso e inzandus ho deciso che ve ne raccontavo la storia della mia vita di giornalaia di guerra a chiagliari che d'ho una storia avventuroza ma proprio che spostarí.
Sicumenti sono sognatora ma sono anche giovane e umile, ve lo posso dire subito. Non ho idea di come se ne faccia un giornale, ma se esce Chiasteddu on lain perché no anche io boh. Poi c'abbiamo una scascionata di gente pronta a scriverne pipponi su tutto, che d'é gente fidata e amici del partito e lo fanno giá da un sacco di altre parti e allora anche noi con umiltá se lo abbiamo chiesto.
Ma ve ne sto parlando di cose quando invece voglio parlarvi di me, che mica è facile fare la giornalista in una redazione che ne vogliono sempre tagliare ai pezzi e scorreggerli e inzomma perché non capiscono lo stile e le licenze giornaliste. Ma ora comandu due e sul webs pozzu scrivervi a puntate la storia umile della mia vita che di sicuro é interessante mera e come quella del sindico che d'é giovane anche lui e io un giorno saró sindaca ggiovane.
Perché noi gggiovani siamo fortunati ghe ne siamonnati qui in Itaglia con le sue belletze e la sua cultura insita dentro dinnoi e non tipo in Australia che se ne nascevi nel deserto poi boh ed eri pure a testa in giú e anche lo scarico del wc gira al contrario. Adesso che d'ho finito la ghiavetta e c'ho 26 anni, posso finalmente ponti e ficare su gosa significa fare il giornalismo scomodo in una realtá bidducola come la nostra. Che lá ched'é scomodo scrivere al computer sempre che ti si cirdinano le mani e poi non sai mai se scrivere sulla sedia o sulla poltrona o boh.
Siggome non me capisco nulla e c'ho 26 anni e sono umile, giavvelodico che ci saranno cose da far capponare la pelle tipo un pezzo di sport con dodici gerundi nella prima frase. Ma se c'avete pazienzia, giá qualcosa riusciamo a scriverlo che anche le scimmie col tempo scrivevano tutto Sciekspir e anche di piú.
Ceh, ma dovevo raccontarvene della mia vita. Che di cose in 26 anni e quando sei ggiovane e umile te ne capitano che manco lo sapevi prima e se lo sapevi 'spó. Ma ora giá scrivo il secondo editoriale sulla mia infanzia a Chiagliari e vedete come ne sono brava a fare giornalaismo partecipato. Ciá
Po cumentzai una plauso a la redazzione per cueshta nuova rumbricca ghe ti caghi da cuanto e toga.
RispondiEliminaPo d'accabbai vollio augurarne a Glaudia di non averne più le mani cirdine e si come ched'è in fortugnio sul lavoro fa a farti rinborsare.